The Creator, recensione: John David Washington guida la lotta dell’umanità contro l’IA

The Creator - John David Washington
The Creator - John David Washington

La nostra recensione dell’atteso The Creator, il nuovo film di Gareth Edwards con John David Washington e Ken Watanabe: la lotta tra uomini e IA in un vicino futuro si fa racconto della ricerca del vero senso dell’ “essere umani”

Anche il cinema sembra interrogarsi sempre di più sui pericoli e le insidie rappresentate dall’IA (Intelligenza Artificiale) e soprattutto dal suo rapporto con il pensiero e la coscienza dell’essere umano; lo abbiamo visto recentemente nel bel Mission Impossible – Dead Reckoning – Parte uno declinato in una forma più spettacolare e ipercinetica, ma anche nel passato questo rapporto è stato esplorato indagando sull’amore tra un uomo e un’assistente vocale (Her), sul controllo delle emozioni (Metropolis) o su una società in cui gli uomini sono peggiori dei loro replicanti (Blade Runner). In The Creator quest’unione viene raccontata in un calderone denso ed emozionale, oltre che visivamente appagante.

L’ ultima arma

In una guerra futura tra la razza umana e le forze dell’intelligenza artificiale, Joshua (John David Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie Maya (Gemma Chan), viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creatore, l’inafferrabile architetto dell’avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra e all’umanità stessa. Joshua e la sua squadra di agenti d’élite oltrepassano le linee nemiche nel cuore oscuro del territorio occupato dall’IA solo per scoprire che l’arma apocalittica, che è stato incaricato di distruggere, è un’IA con le sembianze di una bambina.

The Creator - John David Washington e Madeleine Yuna Voyles
The Creator – John David Washington e Madeleine Yuna Voyles

Contrasti

Non è probabilmente solo un costrutto di sceneggiatura il fatto che nel mondo di The Creator avvenga una divisione così netta tra l’Occidente americano imperialista che rifiuta ogni possibile dialogo coi robot, e l’Oriente che invece quei robot li accoglie e li protegge forse intuendone il vero potenziale. E non è neanche un semplice affondo quello che Gareth Edwards compie nei confronti di una contrapposizione così netta e chiara, di due visioni del mondo e dell’umanità così dicotomiche: l’una respingente e sfiduciata dai tratti alquanto guerrafondai, l’altra accogliente e fiduciosa in grado di cogliere le complessità del reale senza dover ricorrere al conflitto.

Certo, la contrapposizione è fin troppo netta e quindi non si presta a chissà quali simbolismi ma Edwards sposta il suo sguardo altrove, non gli interessa una lettura politica quanto piuttosto personale e umana. Ed è un film dai tanti contrasti The Creator, a partire dal più ovvio che vede opporsi l’umano e l’artificiale, la retorica militarista e quella pacifista, il sentimento puro e quello programmato, il cuore e il cervello. Tutti elementi che Edwards costruisce man mano e fa contaminare assieme, restituendoci un mondo complesso e grandioso nella sua costruzione ma sempre e comunque a misura d’uomo. Perché è l’uomo ad essere, sempre e comunque, al centro di tutto.

The Creator - Gemma Chan
The Creator – Gemma Chan

Un padre e una “figlia”

C’è anche un altro aspetto diegetico che in qualche modo si lega anche al tema della ricerca dell’umanità in ciò che umano non è, ed è il rapporto che lega Joshua alla piccola Alfie. Alfie è sì un robot, l’arma che potrebbe cambiare per sempre le sorti della guerra in un senso o nell’altro, ma ha i tratti, gli atteggiamenti e i sentimenti di una bambina. Una bambina comprensibilmente spaventata da un mondo che non riesce a capire, custode di un potere enorme che non riesce a comprendere e quindi a dominare. Sarebbe una bella metafora dell’adolescenza se non fosse per la sua età, e per il fatto che in realtà al regista americano interessa più esplorare gli effetti di una paternità acquisita.

Joshua è infatti un marito ma sta anche per diventare padre all’inizio del film, quando un terribile avvenimento non distrugge quella che era la sua vita e la sua famiglia. In questo senso The Creator ragiona in maniera piuttosto lucida e intelligente anche sul concetto di eredità paterna o di retaggio, di legacy per dirla all’inglese, ma non solo sul piano personale ma anche su quello universale. Cosa lasciamo in eredità ai nostri figli di questo mondo? Come possiamo sperare in un futuro migliore se quel futuro lo stiamo mano a mano bombardando, letteralmente e non? E allora fanno ancora più impressione le terribili incursioni americane, le bombe atomiche, la devastazione e la morte.

The Creator - Ken Watanabe
The Creator – Ken Watanabe

Creazione e distruzione

Ad ogni mito della creazione serve il Diavolo e per questo la divisione tra bene e male in The Creator è forse meno sfumata di quanto sarebbe dovuta essere, ma l’intenzione del film di Edwards è più quella di raccontare una storia dai tratti piuttosto classici nella sua costruzione (quasi come fosse una favola piuttosto che un racconto di fantascienza) in cui niente di ciò che si vede è come lo si vede. C’è chi tenta di creare e chi di distruggere, c’è chi tenta di capire e chi invece non ha la volontà o gli strumenti per capire, c’è chi tenta di unire due concezioni del mondo e chi non riesce neanche ad elaborarle quelle concezioni.

C’è, insomma, chi si adopera perché il mondo possa trovare un equilibrio in nome di una convivenza non perfetta ma possibile e chi vorrebbe impedirlo. Una metafora del nostro presente ma anche un grido piuttosto forte a chi di dovere oltre che un’agognata sferzata a certo militarismo bieco e idiota a stelle e strisce. Che poi questo grido venga lanciato in un film dal grande impatto visivo, dal ritmo che non cede mai, ben recitato e più intelligente della media dei suoi simili è un bonus. Non sarò il film di fantascienza più importante degli ultimi anni The Creator, come qualcuno ha scritto oltreoceano, ma se tutti i blockbuster avessero questo cuore e questo cervello Hollyowood sarebbe un posto migliore.

The Creator. Regia di Gareth Edwards con John David Washington, Gemma Chan, Ken Watanabe, Allison Janney e Madeleine Yuna Voyles, in uscita nelle sale giovedì 28 settembre distribuito da Walt Disney Italia.

VOTO:

Quattro stelle

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