The Perfect Couple, recensione della miniserie con Nicole Kidman: mistero, famiglia e seduzione

La recensione di The Perfect Couple, mistery drama in 6 episodi con Nicole Kidman, Liev Schreiber e Dakota Fanning: dalla spiaggia arriva il corpo di una donna, chi sarà stato ad ucciderla e perché?

Con The Perfect Couple il catalogo Netflix si arricchisce di un mistery drama complesso ed affascinante, che tiene col fiato sospeso nel corso di un’indagine lunga sei puntate. Tratto dal romanzo di Elin Hilderbrand e chiaramente ispirato ai gialli di Agatha Christie, questa intrigante miniserie è diretta da Susanne Bier e vanta un ottimo cast in cui brilla la divina Nicole Kidman.

Il giorno del matrimonio

La giovane Amelia Sacks (Eve Hewson, figlia del leader degli U2 Bono Vox) sta per sposare il suo amato Benji (Billy Howle), l’erede di una delle famiglie più ricche di Nantucket, nel Massachusset. La futura suocera è la nota scrittrice di romanzi Greer Garrison (Nicole Kidman), che non nasconde la sua disapprovazione ma non bada a spese per organizzare quello che si preannuncia come il matrimonio più importante della stagione.

Ma proprio la mattina del matrimonio, mentre fervono i preparativi, sulla spiaggia appare un cadavere. La polizia interroga tutti i presenti, svelando a mano a mano tutti i loro più inaspettati segreti. Si mette così in moto un’indagine che sembra essere uscita dalle pagine di uno dei libri dell’autrice e, improvvisamente, tutti sono sospettati.

Perfezione

La famiglia Winbury è circondata da un’aura di presunta perfezione. Presunta, perché personaggi e dinamiche si riveleranno ben lontane dalla perfezione. Eppure questo aggettivo viene ripetuto un numero incredibile di volte, soprattutto nei primi episodi. La coppia perfetta – che dà anche il titolo alla serie – ma anche la famiglia perfetta, la vita perfetta, “Sarà tutto perfetto, e noi come al solito ci sentiremo inadeguati”, dirà il marito Tag alla perfetta Greer intenta a coordinare i preparativi per il perfetto matrimonio del suo perfetto figlio.

Fascino ed intimidazione

Tutta questa perfezione non può che ruotare intorno ad una personalità magnetica come quella di Nicole Kidman. Star indiscussa dentro e fuori dal set, l’attrice affascina ed intimidisce con un solo sguardo. Gli sceneggiatori lo sanno bene e le cuciono addosso un personaggio dopo l’altro. La scrittrice di bestseller Greer Garrison Winbury non fa eccezione: la Kidman, fresca di Coppa Volpi per la sua interpretazione in Babygirl, fa da collante alla storia montando e smontando moventi, opportunità, matrimoni, finanze. Meravigliosa, altera, semplicemente inimitabile.

Ottima scrittura

È chiaro che Elin Hilderbrand, autrice del libro da cui è tratta la miniserie, si sia ispirata ad Agatha Christie. La Hilderbrand ha curato anche la sceneggiatura e la produzione esecutiva, arrivando ad un ottimo risultato in termini di scrittura e regia. Quest’ultima è curata da Susanne Bier, la stessa della splendida The Undoing, che vedeva come protagonisti proprio la Kidman accanto a Hugh Grant e Matilda De Angelis. Grazie al lavoro di due encomiabili ispettori – appartenenti al ceto medio e quindi completamente distaccati dal pantano in cui affondando i Winbury – ogni pezzo alla fine trova il suo posto, completando un puzzle “perfetto” (anche lui!) che tiene col fiato sospeso dalla prima all’ultima puntata e invita al binge watching.

Sulle tracce di Agatha Christie

Questo tipo di svolgimento – con i personaggi interrogati ad uno ad uno che sembrano inizialmente colpevoli salvo poi smentire le apparenze – omaggiano l’inconfondibile stile della Christie. Stesso discorso per il colpo di scena finale, che ricorda il classico telegramma che arriva all’improvviso da Londra nei romanzi della regina del Giallo, rivelando parentele nascoste e relazioni impensabili.

Merita una menzione a parte la sigla, piccolo gioiellino che si distacca completamente dal resto. In essa si vedono i protagonisti ballare in un clima gioioso e di festa, con abiti colorati e sorrisi smaglianti. Tutti sembrano in armonia con se stessi e con gli altri, ma è come se ognuno indossasse una maschera per celare qualcosa. Non solo l’identità dell’assassino, ma anche falsità e ipocrisie di un’intera categoria: quella dei ricchi. The Perfect Couple si rivela così un ottimo titolo, che arricchisce il catalogo Netflix con qualità e innegabile fascino. Pacchetto completo.

4 stelle