Disponibile online il primo trailer di The Post, il nuovo film diretto da Steven Spielberg che celebra il giornalismo e la libertà di stampa raccontandoci la storia della pubblicazione dei Quaderni del Pentagono sul quotidiano statunitense The Washington Post. Il film vede lavorare insieme per la prima volta il regista, Tom Hanks e Meryl Streep.
The Post, nuova biografia storica di Steven Spielberg
Qualche ora dopo l’annuncio della fine dei lavori, la 20th Century Fox ha pubblicato il primo trailer di The Post, il nuovo film biografico diretto Steven Spielberg che racconta i fatti dietro la pubblicazione dei celebri Quaderni del Pentagono da parte dei giornalisti del The Washington Post, vicenda risalente agli anni della presidenza Nixon. Il film sarà inaugurato il 22 dicembre negli USA, mentre in Italia uscirà a febbraio.
Un’équipe da Oscar
Il cast è ricco, ma spicca per ovvi motivi la presenza di Meryl Streep, che interpreterà Kay Graham, la prima editrice donna nonché proprietaria del giornale statunitense, e quella di Tom Hanks nei panni del giornalista Ben Bradlee. Tra gli altri interpreti citiamo almeno Alison Brie, David Cross, Bruce Greenwood, Sarah Paulson, Bradley Whitford, and Zach Woods. Il film è scritto a due mani da Liz Hannah e Josh Singer, già co-sceneggiatore per Spotlight, premiato con due Oscar nel 2016 nelle categorie miglior film e miglior sceneggiatura originale.
La vicenda dei Quaderni del Pentagono, una battaglia per la libertà di stampa
Per chi non fosse ferrato in storia, riassumiamo in breve l’esemplare vicenda raccontata dal nuovo film di Spielberg, che ci pone interrogativi seri e assolutamente attuali circa il ruolo della stampa e il suo rapporto con il potere, spesso contraddittorio e contrastante. Nel 1971, in piena presidenza Nixon, il New York Times tentò di pubblicare i Quaderni del Pentagono, documenti riservati che mostravano intrighi e menzogne del governo statunitense durante il periodo della guerra in Vietnam. Nixon ne riuscì a bloccare la pubblicazione con una sentenza della Corte Federale. Ma i documenti finirono in mano ai giornalisti del Washington Post che nonostante gli ostacoli iniziarono la loro pubblicazione ottenendo questa volta una sentenza della Corte Suprema in difesa della libertà di stampa e informazione.
Una riflessione sui diritti e doveri della stampa
Se pensiamo agli scandali che hanno travolto la presidenza Trump e in generale tutta l’ultima campagna elettorale, ci rendiamo conto di come gli eventi narrati in The Post siano storicamente ed eticamente attualissimi e di come ci impongano una riflessione sul nostro presente, sul ruolo del giornalismo, della politica, sul cambiamento in atto negli ambiti della comunicazione e dell’informazione, tra fake-news, inchieste fai-da-te, censure e repressione. Il nuovo dramma politico diretto da Spielberg pare voglia riflettere proprio su questo, sul futuro verso cui ci stiamo dirigendo, ma anche sui diritti e doveri della stampa.
Una parabola dei giorni nostri
Secondo Owen Gleiberman, critico del cinema, il tempismo perfetto del film, annunciato solo 45 giorni dopo l’inizio della presidenza Trump, non è affatto una coincidenza. «The Post è chiaramente un film che Spielberg vuole fare perché vi vede una parabola dei nostri giorni…i parallelismi non potrebbero essere più esplosivi», scriveva Gleiberman su Variety, esprimendo la speranza che possa essere inaugurata una nuova ondata di ‘Movies That Matter’…Film Che Contano.
Ed eccovi il trailer: