The silent man è un racconto politico a tinte noir che vuole far riflettere lo spettatore su uno dei più grandi casi di corruzione della storia americana, dal punto di vista di un uomo che ne ha preso parte.
Gola Profonda
Il film vuole ispirarsi alle vicende del più famoso informatore segreto nella storia degli Stati Uniti: Mark Felt (Liam Neeson), vice-direttore dell’FBI, che sotto lo pseudonimo di Gola profonda è stata la fonte anonima dello scandalo Watergate negli anni ’70. Questo dietro le quinte, compiuto dal regista vuole analizzare la vita privata di un uomo brillante e intransigente che sacrificò, ogni cosa, compresa la famiglia, la carriera e persino la libertà, per rendere note le informazioni di cui era a conoscenza. Lo scandalo che riguardò il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon lo costrinse alle dimissioni immediate e l’identità di Gola Profonda restò nascosta fino al 2005.
Mark Felt è Liam Neeson
Ad interpretare l’agente dell’FBI Mark Felt è il candidato all’Oscar Liam Neeson, già visto in molti ruoli di successo come nella trilogia di Taken, Run all Night, Unknown. Spogliato del suo carattere da uomo invincibile e nonostante sia il numero 2 dei vertici dell’FBI nell’interpretare Mark Felt assume una fragilità che commuove e permette di operare con uno sguardo più attento nelle pieghe nascoste della sua vita. Mark è un uomo dedito totalmente al suo lavoro che ama la sua famiglia e il suo paese, trovandosi costretto ogni giorno a partecipare a quei giochi di corruzione e insabbiamento che disprezza e non condivide. Ma quando addirittura il presidente si macchia di questi crimini diventa una questione di principio e Mark decide di sacrificare tutto per auto-immolarsi nell’oscurità e nel silenzio, tradendo i principi e le regole in cui aveva sempre creduto e rispettato. Il regista Peter Landesman vuole far luce proprio sul perché di tali azioni e il dilemma morale di un uomo educato a difendere la verità e la giustizia che alla fine sceglie di sacrificare tutto in virtù di una vocazione superiore,l’onore. Liam Neeson ha donato tutto se stesso per interpretare questo personaggio così complesso, aggiungendo quel tocco personale di eleganza, integrità e coscienziosità che l’hanno reso celebre e amato. Un attore di prima eccezione per un film scomodo e difficile ma capace di far comprendere nel profondo le azioni di un uomo che ha messo in discussione se stesso e ciò in cui credeva per la giustizia e l’onore.
Un’altra prospettiva
Analizzando l’altra faccia del capitolo giornalistico più importante della storia americana, il regista Landesman ha creato una propria visione di quello che è successo, ritraendo Mark Felt come un eroe romantico, sempre in bilico tra ciò che deve ed è giusto fare, donando alla vicenda un carattere epico dalle forti tinte noir, che curato da una fotografia dai toni freddi a tinte vintage riesce a colpire lo spettatore e farlo riflettere su qualcosa che lo riguarda in primo piano, “Il Watergate ha ridefinito la stagione politica moderna”, sostiene Tony Goldwyn, che interpreta Ed Miller, il braccio destro di Felt. “Fino a quel momento, penso che il Presidente fosse considerato di fatto intoccabile”. Aggiunge Lane. The silent man in sintesi è un film politico ben girato, con un ritmo dilatato ma coinvolgente e un originale Liam Neeson che fa emergere i lati più nascosti di una delle personalità più influenti della storia degli Stati Uniti d’America.
The Silent Man, scritto e diretto da Peter Landesman uscirà nelle sale a partire dal 12 aprile. Interpretato da Liam Neeson e Diane Lane il cast comprende anche Marton Csokas, Tony Goldwyn, Josh Lucas, Ike Barinholtz, Brian d’Arcy James. Distribuito da BIM Distribuzione.