Christian è il curatore di un museo di Stoccolma, dove gestisce l’allestimento di una nuova mostra di arte contemporanea, The Square. Tutto sembra essere nella norma fino a quando un evento banale getta letteralmente la sua vita nel caos e mette in discussione i suoi valori
The Square, il quadrato dove tutto è permesso
The Square è il nome dell’opera d’arte di un’artista argentina che è al centro della campagna pubblicitaria del museo gestito da Christian. Si tratta di un allestimento pubblico di un grande quadrato di quattro metri per quattro all’interno del quale vige, secondo una didascalia della stessa autrice, l’altruismo e la condivisione. Christian è un uomo ligio e, sebbene abbastanza distaccato emotivamente, cerca di vivere secondo i propri valori. A un certo punto, un evento banale come il furto del proprio telefono cellulare getta la vita del Direttore nel caos in un intreccio tra vita privata, pubblica e artistica che fa riflettere sul mondo contemporaneo.
La distanza dell’arte dal mondo reale
Il film mette in mostra una Stoccolma divisa tra benestanti e poveri, fazioni che sembrano ignorare l’esistenza e il modo di vivere l’una dell’altra. Se l’arte contemporanea tenta di avvicinarsi ai valori dell’altruismo e ai temi di attualità come l’esistenza di una forte percentuale di senza tetto, ciò non fa altro che creare un ulteriore circolo di élite che di fatto viene ignorato dai più deboli e i cui sforzi a poco servono.
La satira di Ostlund
Il film vincitore di Cannes è un film fortemente satirico, a tratti grottesco, e dal gusto prepotentemente scandinavo. L’ironia pugnala alle spalle tutto l’apparato dell’arte contemporanea e anche un certo tipo di relazioni sociali basate sulla frivolezza e sul caso. Inoltre, come il film precedente del regista, è un saggio sull’impossibilità di tener fede ai propri ideali in un mondo fluido e cangiante come quello di oggi. Forse è proprio sullo scarto esistente tra mondo dell’arte e mondo sociale che vuole riflettere il regista Ruben Östlund.
Un nuovo vittorianesimo?
La satira di Östlund, inoltre, va a colpire il gruppo di giornalisti e intenditori d’arte che sembrano totalmente distaccati dal mondo che li circonda. Il momento topico del film, l’esibizione dell’artista slavo nel ristorante pieno di benestanti, vuole mettere in luce proprio il modo di fare vittoriano, falsamente composto, totalmente estraneo alla realtà di questo gruppo di persone. Come a dire: dopotutto siamo umani con i nostri istinti e le nostre bestialità.
The Square, diretto da Ruben Östlund uscirà nelle sale italiane giovedì 9 novembre 2017, distribuito da Teodora Film.