L’undicesimo episodio di The Walking Dead 8 si apre dopo aver ripercorso le vicende dei principali personaggi della serie. Questa puntata si concentra su uno dei villaggi momentaneamente lasciati in disparte: Hilltop. Le scorte di cibo cominciano a scarseggiare e Maggie dovrà affrontare, ancora una volta, le difficoltà del ruolo da leader.
Mancano ormai solo cinque puntate alla conclusione di questa ottava stagione di The Walking Dead e con questo undicesimo episodio tutte le pedine vengono posizionate in attesa della resa dei conti tra Negan e Rick. La serie però sta registrando un flop dopo l’altro e con questo episodio piatto e con poca adrenalina sembra confermare il pessimo andamento della serie.
Verso Hilltop
Il gruppo di Alexandria sta fuggendo dalle fognature, per andare verso Hilltop. I sopravvissuti guidati da Daryl, Tara e Rosita sono allo sbaraglio, non hanno una guida e non si fidano uno dell’altro. In particolare Tara mette diverse volte in dubbio la lealtà di Dwight. Sono divisi senza la guida solida di Rick, faticano ad andare avanti ed a prendere decisioni ferme. Discutono su tutto, anche sulla strada da prendere per raggiungere Hilltop. Il più deciso e determinato del gruppo paradossalmente è Dwight che vuole a tutti i costi uccidere Negan e lo dimostra più di una volta sia a parole che a gesti. Infatti quando una pattuglia di Salvatori sta per trovarli, Dwight li ferma e salva i suoi nuovi compagni sotto l’incredulità di molti. Anche Daryl, uno dei personaggi più apprezzati dal pubblico, sembra cambiato. Pare stremato e stanco, ha perso quella sua grinta e tenacia che lo avevano reso un personaggio di alto livello.
La fede del peccatore
Padre Gabriel e il dottor Carson sono fuggiti dal Santuario, grazie all’aiuto di Eugene, e si dirigono anche loro verso Hilltop. I due sembrano persi, fin quando non giungono ad una casa abbandonata, all’interno della quale vi trovano casualmente dei medicinali e le chiavi di una macchina. Tutto questo è reso come se fosse dovuto ad un intervento divino. E’ lo stesso padre Gabriel che più volte sottolinea il fatto che è Dio a mandare loro aiuti. Anche quando il dottor Carson sta per essere morso da uno zombie, padre Gabriel reso quasi cieco, riesce nel caos a trovare una pistola e ad uccidere il vagante, letteralmente ad occhi chiusi. Una scena che ha dir poco dell’assurdo. In un contesto, nel quale si trovano i diversi personaggi, la fortuna o divina provvidenza, nel trovare per caso, prima la casa, poi gli antibiotici e poi le chiavi della macchina, sembra finta, poco credibile e forzata. Fin quando i due non vengono catturati da un gruppo di Salvatori e il dottor Carson rimane ucciso. Allora ne deriva che di fronte ad un’apocalisse zombie ed a tutto ciò che ne consegue, anche l’intervento divino è inutile.
Il piano di Negan
Mentre i diversi gruppi tornano insieme, Negan progetta il piano per attaccare Hilltop. Lo vediamo discutere con Eugene, che pare vacillare difronte al capo. Quest ultimo però gli ordina di recarsi in un avamposto e fabbricare proiettili per il loro arsenale. Eugene accetta senza indugiare, in quanto la codardia e la vigliaccheria sembrano ormai prevalere nel suo animo. Anche quando padre Gabriel viene portato nell’avamposto e messo a fabbricare proiettili, Eugene teme che egli abbia parlato e raccontato a Negan chi ha fatto scappare lui e il dottore dal Santuario. Non gli interessa chi muore e chi vive, se è suo amico o nemico, l’importante è che lui deve vivere. Negan sembra essere tornato quello di un tempo: spietato e crudele. Infatti lo vediamo architettare un piano d’attacco: sporcare armi e oggetti appuntiti con sangue ed interiora di zombie. In questo modo appena l’arma toccherà il corpo umano, la persona in questione verrà infettata dal virus dei vaganti e condannata a morte. Un piano che solo la mente diabolica di Negan avrebbe saputo costruire, ma che metterà in seria difficoltà tutti i componenti delle comunità.
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