La recensione di Ticket to Paradise, commedia romantica diretta da Ol Parker, in cui la coppia formata da Julia Roberts e George Clooney brilla più di ogni altra cosa
Un matrimonio da saldare
David (George Clooney) e Georgia (Julia Roberts) sono separati ma si ritrovano sullo stesso aereo diretto a Bali: lì la loro unica figlia (Kaitlyn Dever) sposerà un ragazzo del luogo (Maxime Bouttier), mettendo in secondo piano istruzione e carriera. O almeno questo è il pensiero che li trova stranamente d’accordo. Così, i due ex decidono di collaborare per sabotare le nozze ed impedire alla giovane di commettere il loro stesso errore.
Star che fanno le star
A ben guardare i due protagonisti scelti da Ol Parker (che aveva lavorato così bene in Mamma Mia! Ci risiamo e Marigold Hotel) per il suo Ticket to Paradise, salta subito all’occhio la loro consapevolezza: come altro definire il modo in cui Julia Roberts e George Clooney sanno di essere due star indiscusse che brillano di luce propria? È proprio questo ciò che accade nella pellicola, tra sguardi d’intesa e sorrisetti beffardi. Ma non solo. I due attori si divertono nel farlo e ciò traspare in ogni fotogramma. Affidarsi a due nomi del genere, d’altronde, non poteva che dare un simile risultato. Insomma, una squadra che non poteva fallire dopo aver deliziato il pubblico, ciascuno nel corso della propria lunghissima carriera, con decine di commedie romantiche.
Davvero in paradiso
Julia Roberts si conferma ironicamente una sabotatrice di matrimoni seriale se si considerano titoli quali Il matrimonio del mio migliore amico o anche Se scappi ti sposo e non potrebbe essere più a suo agio proprio come il partner Clooney. Merito della splendida maturità – artistica e anagrafica – che entrambi hanno ormai raggiunto. Accanto alle scintille di questa splendida coppia, a colpire l’attenzione sono anche i meravigliosi scenari offerti dall’Indonesia. Sul grande schermo viene immortalato un vero paradiso, proprio come promesso dal titolo, in cui l’amore non può che sbocciare (o ri-sbocciare).
Tentazione di adagiarsi
Fin qui poco da obiettare: le divertenti schermaglie dei due protagonisti – tra cui c’è una chimica perfetta – sommati alle bellezze naturali dei luoghi mostrati, meritano da soli la visione del film. Ad un patto però: quello di sedersi e godersi i buoni sentimenti sprigionati dalla pellicola, senza aspettarsi nulla di più. Sì, perché Ticket to Paradise si adagia fin troppo sulle sue scoppiettanti star e sulle suggestioni del panorama. Facile innamorarsi in quei luoghi da cartolina, che tuttavia non si allontanano mai dagli scorci più turistici. Sarebbe stato gradito, magari, uno sforzo in più nella sceneggiatura al fine di offrire qualche sano stimolo capace di andare oltre il facile idillio romantico.
Ticket to Paradise arriva nelle sale il 6 ottobre distribuito da Universal Pictures. Diretto da Ol Parker, il cast è formato da Julia Roberts, George Clooney, Kaitlyn Dever, Maxime Bouttier, Lucas Bravo, Billie Catherine Lourd, Murran Kain, Romy Poulier, Sean Lynch e Rowan Chapman.