Una storia nera, conferenza con Laetitia Casta e Andrea Carpenzano: “Il cinema deve raccontare queste storie”

La conferenza di Una storia nera, opera seconda del regista Leonardo D’Agostini con protagonisti Laetitia Casta e Andrea Carpenzano tratta dal romanzo di Antonella Lattanzi: “Qual è il confine tra offesa e legittima difesa? Questo film cerca di esplorarlo”

A cinque anni dall’esordio con Il Campione Leonardo D’Agostini torna in sala con Una storia nera, un misto tra noir, thriller sentimentale e thriller processuale tratto dal romanzo omonimo di Antonella Lattanzi. Per l’occasione ritrova l’oramai lanciatissimo Andrea Carpenzano, qui affiancato da Laetitia Casta che torna a lavorare in un film italiano dieci anni dopo l’esperienza con Giovanni Veronesi, ma questa volta per una storia dai contorni molto più cupi e terribili.

La vicenda racconta di Vito (Giordano De Plano) e Carla (Laetitia Casta), ormai separati da qualche anno. Si sono amati molto, prima che gelosia e violenza distruggessero il loro amore e ora Vito ha una nuova vita e Carla ha un nuovo partner. L’unico legame rimasto sono i tre figli Nicola (Andrea Carpenzano), Rosa (Lea Gavino)e la piccola Mara. Quando quest’ultima chiede di avere il padre accanto a sé il giorno del suo compleanno, Carla, per farla felice, lo invita a cena. Nonostante la paura, la festa procede sorprendentemente tranquilla: ridono, scherzano, scartano insieme i regali. Ma dopo quella sera Vito sparisce nel nulla senza lasciare tracce; quando viene ritrovato comincerà per Carla un nuovo, terribile incubo.

Dopo il Nastro d’Argento per il miglior esordio vinto nel 2019, il regista Leonardo D’Agostini si è detto entusiasta di aver potuto girare un film come Una storia nera. “Era esattamente il tipo di storia che cercavo, un racconto che ha personaggi e conflitti molto forti e che di base ha l’argomento della violenza domestica. Ciò che però mi interessava come regista era proprio il tono del thriller, del noir, perché in quel mondo i personaggi sono alle prese con scelte impossibili o immorali. C’è ovviamente anche il legal drama all’interno di questa storia e mentre lo giravo pensavo a classici come La fiamma del peccato [Billy Wilder] o Gone Girl [David Fincher], in cui la protagonista è una donna sfaccettata, forte.”

Una donna forte, Carla, qui interpretata da una brava e misurata Laetitia Casta che per l’occasione è tornata a Roma dove il film è stato girato. Ed è proprio col tracciare un parallelo tra la situazione sociale italiana e quella francese che l’attrice ci racconta la sua Carla. “Anche a Parigi ci sono tante manifestazioni di donne contro i femminicidi, in cui vengono letti i nomi delle ragazze uccise. In questo la situazione non mi sembra diversa, quello che mi sembra diverso è l’atteggiamento che in Italia manca rispetto al Me Too. Carla è una straniera che vive da anni in Italia e che accetta il fantasma di una storia con un uomo violento che non l’ha mai amata, e lo fa solo per proteggere i propri figli. Senza considerare il fatto che non ha un’indipendenza economica, e tutto questo la porta a commettere un atto terribile.”

Una storia nera è però anche una pellicola di forte impronta femminile, a partire dalla scrittura qui affidata all’autrice del romanzo Antonella Lattanzi e alla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi. ” Per me la chiave di questa storia è rappresentata dall’ineluttabilità di ciò che vediamo. Se un omo decide di ammazzarti prima o poi lo farà, non importa che la polizia intervenga o meno e quindi io e Antonella abbiamo pensato a cosa sarebbe successo se fossimo passate dall’altra parte della barricata. Dove finisce il diritto alla difesa, dove si passa dalla ragione al torto? È a queste domande che abbiamo cercato di dare una risposta, e se alla fine del film ci saranno discussioni tra gli spettatori allora ben venga.”

Due dei figli fittizi di Laetitia Casta sono interpretati dai lanciatissimi Lea Gavino e Andrea Carpenzano. La prima interpreta Rosa, la figlia maggiore e la più legata di tutti al padre, forse uno dei personaggi più interessanti del film. “Secondo me Rosa, essendo la più piccola, ha avuto meno lucidità nel guardare al passato. La domanda che mi sono posta è stata: quanto è difficile decostruire l’immagine idealizzata che si ha di un genitore? È un processo che dovrebbe avvenire in maniera organica, ma Rosa si ritrova senza figure di riferimento all’improvviso e quindi la sua reazione è una conseguenza di questo terremoto improvviso.” Carpenzano è invece Nicola, l’unico figlio maschio nonché figlio maggiore legatissimo a Carla.

“Io rispetto a Lea ho avuto un approccio sicuramente più superficiale nell’avvicinarmi a questo ruolo, forse perché non mi sono posto tante domande per non giudicare film e personaggio. Ho letto cos’avesse vissuto Nicola, chi sia; da quando era piccolo ha avuto una realtà davanti orrenda, ovviamente, e quindi tutto il corso della sua vita ne ha chiaramente risentito.” Una storia nera uscirà con 01 Distribution il 16 maggio in circa 200 copie, ed è una produzione congiunta di Rai Cinema e Groenlandia.