Ecco cosa hanno raccontato in conferenza la vincitrice di X Factor 2024 Mimì Caruso e gli altri finalisti Les Votives, I Patagarri e Lorenzo Salvetti
All’indomani della finale di X Factor 2024, i quattro finalisti sono intervenuti in conferenza stampa per un commento a caldo riguardo alla loro partecipazione all’ultima fortunata edizione del talent, premiato dagli ascolti grazie a una giuria che ha trovato la giusta chimica e a concorrenti di indiscussa qualità.
La vincitrice Mimì Caruso ha dichiarato di essere rimasta sorpresa al momento della sua proclamazione: «È stata un’esperienza surreale, appena ho sentito il mio nome sono caduta a terra perché è stato un colpo d’adrenalina assurdo. Sono felice di poter dire che a 17 anni ho cantato in Piazza del Plebiscito. Penso di non essere un simbolo, bensì un piccolo cambiamento. Dal 2018 ad oggi abbiamo fatto grandissimi passi avanti, ma non abbastanza. Vorrei portare R&B, hiphop e soul in Italia. Mi ritengo fiera delle mie radici ma anche di essere italiana. Il mio obiettivo è di fare la musica che sento, dedico la vittoria ai miei genitori che mi hanno spronato da subito».

I Les Votives si sono classificati secondi. La quota rock dell’edizione, il trio milanese composto da Angelo Maria Randazzo alla batteria, Riccardo Lardinelli alla voce e chitarra e Tommaso Venturi al basso, parlano del paragone con i Maneskin: «Sicuramente il loro percorso è stato comodo, hanno aperto un portale per la musica universale, dall’estero all’Italia. È stato importante. Abbiamo identità diverse, facciamo generi diversi, abbiamo personalità diverse. Quindi, siamo due cose diverse però abbiamo sfruttato anche questo piccolo portale che hanno aperto».

Lorenzo Salvetti, quarto, ha vissuto questa esperienza come un’opportunità unica: «Per me era già un obiettivo arrivare in finale e cantare in questa piazza, non vincere. Ho iniziato pubblicando cover su TikTok. Avrò il supporto di un team adesso e sono convinto che potrò sempre contare su Achille per guidarmi in un mondo ancora da scoprire».

I Patagarri, sul gradino pià basso del podio, molto apprezzati per il loro stile unico e per l’inedito Caravan, ribadiscono l’intento di fare musica: «Non vogliamo essere famosi, i social sono solo un mezzo per la musica. Ci concentriamo sul messaggio che vogliamo trasmettere. Abbiamo iniziato in mezzo alla gente e della gente abbiamo bisogno. Ci vediamo ai concerti».
