La nostra recensione di Youtopia, il nuovo film di Berardo Carboni con Matilda De Angelis, Donatella Finocchiaro e Alessandro Haber, che racconta i pericoli e le insidie del web per i minorenni, un film molto attuale che andrebbe proiettato nelle scuole (anche se è stato vietato ai minori di 14 anni). Nei cinema dal 25 aprile 2018.
I personaggi principali del film
Ernesto (Alessandro Haber) è un farmacista di 60 anni, sposato con un figlio, insoddisfatto e alla continua ricerca di evasione, che alterna la vita familiare a squallidi incontri notturni. Laura (la bravissima Donatella Finocchiaro) è una donna di 44 anni che si ritrova senza lavoro e rischia di perdere la casa perché fa fatica a pagare il mutuo e a mantenere la figlia di 18 anni, Matilde (la bella e giovanissima Matilda De Angelis), che si rifugia nel web e nella realtà virtuale sia per trovare una fuga dalla realtà con “Landing” (il videogioco con cui passa il tempo) sia per cercare facili guadagni tramite la webcam, arrivando a mettere in vendita la sua verginità. Ernesto risponde all’asta e riesce ad aggiudicarsi la ragazza, che da vecchio predatore vede come simbolo di purezza e trasgressione estrema, anche se il finale riserverà delle amare sorprese.
Gli altri personaggi del film
Tra i personaggi “secondari” ma con un ruolo sempre importante all’interno del film segnaliamo Riccardo (Federico Rosati, che già era stato Kurz il protagonista di “Shooting Silvio” il primo film di Berardo Carboni nel 2007) qui nel ruolo dell’assistente del farmacista che ricordiamo per alcune battute esilaranti come “Ma sei sicuro che non vuoi scopare? No grazie, ne faccio a meno” in risposta a Ines (Laura Pizzirani) che suona il citofono dello studio pensando di parlare con Ernesto. Poi ci sono Luca Lionello nel ruolo di Don Fulvio, Pamela Villoresi (Fausta), Antoine Olivier Pilon (la voce di Hiro, l’avatar di cui si innamora Matilde), Lina Bernardi (Anna la nonna di Matilde) e Paolo Sassanelli (Roberto de Galitiis).
Dall’animazione della realtà virtuale alla realtà vera
L’idea del film nasce nel 2010 durante Volavola, un film sperimentale girato da Carboni con la tecnica del “machinima” in un mondo virtuale. Youtopia nasce quindi prima con le sequenze animate create dallo studio L&C (Light & Color) con la collaborazione di Camilla Carè, i personaggi di Luca di Cecca, le animazioni di Umberto Salerni e le grafiche di Sheila Shahbaz, e poi gli viene costruito intorno il girato “dal vero” con gli attori. Il rapporto tra reale e virtuale è fondamentale all’interno del film: il videogioco è un materiale culturale che è in grado di incidere nella vita reale, si possono creare delle relazioni (come per i libri, il cinema, ecc.) che ti cambiano. La realtà virtuale è un nuovo mo(n)do per instaurare una nuova rete di rapporti interpersonali, una nuova scala di valori che aiutano Matilde a risolvere i suoi conflitti. “Vivo nell’inferno e non so se finirà mai” dice la protagonista, che vive un continuo sdoppiamento di personalità (lei e la webcam, lei e il videogioco, lei e l’avatar), con una realtà utopica creata all’interno della realtà virtuale che diventa concreta al pari della vita di tutti i giorni. Il rapporto che la ragazza ha col web è un modo per sopperire a delle mancanze affettive.
I pericoli e le insidie del dark web
Youtopia è un film molto attuale e innovativo (per la commistione tra videogioco, realtà virtuale e reale) e allo stesso tempo importante per le nuove generazioni, che andrebbe proiettato nelle scuole, anche se è stato vietato ai minori di 14 anni. Il film racconta il momento aspro e duro che stiamo vivendo, è spietato perché fa pensare a come siamo diventati e cosa siamo disposti a fare per il dio denaro. Matilde ha problemi a spogliarsi, lo fa con una certa ritrosia, ancora più restia è la madre che la figlia tenta di convincere a fare lo stesso con il nick “tantavulva”. E’ un film intenso, scabroso ma non volgare né totalmente drammatico, nel finale apocalittico c’è una visione ottimistica in cui si cerca di recuperare la dignità, soprattutto della donna. Il cinema serve a dare una griglia per vedere la realtà, deve insegnare uno sguardo, i valori giusti per non essere sopraffatti dal brutto. Il film contrappone due sistemi di valori e condanna la mercificazione del corpo e il fatto di legare tutto al denaro. Il segreto è nel trovare un limite, un’educazione all’uso del web, ci vuole controllo anche da parte delle scuole oltre che dei genitori. I ragazzi verrebbero comunque prima o poi a contatto con queste realtà (sexting, webcam, revenge porn, ecc.) quindi forse invece di lasciarli soli tanto vale mostrare loro questo film, che comunque ha già dei precedenti per le tematiche trattate (Her, C’è post@ per te, Chatroom, S1m0ne, Unfriended, Viol@, ecc.). Il titolo Youtopia ha un doppio significato: da una parte fa pensare al web (Youtube) ma è anche l’utopia che parte da te (you), quindi il mondo virtuale come possibilità di riscatto del reale e non solo come pericolo e “dark web”.
Le musiche del film: dall’opera all’elettronica
Il film è ambientato in Italia (a Pescara, il regista Carboni ha origini abruzzesi), ha un impianto melodrammatico e c’è un omaggio all’opera, la nostra musica per antonomasia, con un’aria da La Cenerentola, melodramma giocoso di Gioacchino Rossini (poi tagliata) e un’altra aria da La Traviata di Giuseppe Verdi. Bello e particolare il contrasto con la musica elettronica dei Plaid, duo di musica elettronica inglese formato da Ed Handley e Andy Turner, che in passato ha collaborato anche con Bjork e Mara Carlyle (la voce del brano finale). Anche Bjork fa parte delle fonti di ispirazione del film, la stessa Matilde somiglia fisicamente a Bjork, soprattutto nel finale quando si veste da Cenerentola per mostrarsi in chat e diventa un personaggio da fiaba come il folletto islandese. Qui potete leggere la nostra intervista a Matilda De Angelis che si augura una riforma sociale e mentale e invita a usare il computer con parsimonia.
Youtopia, diretto da Berardo Carboni, con Matilda De Angelis, Donatella Finocchiaro, Alessandro Haber, Pamela Villoresi, Federico Rosati, Luca Lionello e Laura Pizzirani, uscirà nelle sale il 25 aprile 2018 distribuito da Koch Media.